KIDS RETURN - A GENUINE BUT DIFFERENT TAKESHI KITANO MOVIE

 

If you're looking for a darkly comedic and strangely heartwarming Japanese film, Kids Return by Takeshi “Beat“ Kitano might be for you.
It tells the story of two rebellious high school boys who find an unexpected connection through their shared disillusionment with society.

Kids Return has never been released in American theaters, probably because Kitano doesn't act in it and the film isn't focused on the Yakuza.

Despite this, it's one of his best films, and undoubtedly one of the most accessible.

The reason Beat-Takeshi isn't in this film is that he made it during his recovery from the 1994 motorcycle accident where he nearly lost his life.
Some people thought that Kitano would never be able to direct or act again after the accident.

But he returned from the dead and told us the meaning of life.

Reading his biography and watching his films in chronological order, you get the feeling of witnessing his life. You can see how Kitano represents life and death from his real-life experience.

In Kids Return, it's not about how to die to escape, but how to live to face this brutal world.

Do you remember the period when he made this film?
The Japanese hadn't yet recognized his talent as a director/writer, and he had to endure many criticisms that almost led him to self-destruction.

But he never lost faith in himself.

The film is directed with a sure and competent hand: the shots, while remaining easily recognizable in full Kitano style (if you've seen more films, you know exactly what I'm talking about), are composed with a poetic eye, merging with the environment to give it the perfect atmosphere.

The editing is fluid, masterful, helped as always by the brilliant music of Joe Hisaishi, once again a true pleasure. Hisaishi already knew his craft very well.

The Kids Return’s soundtrack is composed as a perfect complement to the film's unique tone.
Expect a blend of melancholic melodies that capture the characters' struggles and yearning for something more, alongside upbeat jazz tracks that reflect their fleeting moments of joy and rebellion.
It's a soundtrack that lingers long after the credits roll, adding another layer of depth to the film's emotional journey.

In Kids Return, you can feel that Kitano wanted to start over, leaving behind all the criticism and the desire to be recognized by his people.

No matter how bad things get, life only begins when you feel ready.

In life, there are no real winners or losers, choices are made and we often fail.

It's never too late to start a new life, never.

If you've seen other Kitano films and missed this one, you'll definitely like it.
He knows what he wants to say and how he wants to say it.

Enjoy.

G.

 

ITALIANO

Kids Return non è mai stato distribuito nelle sale americane, probabilmente perché Kitano non recita e il film non è incentrato sulla Yakuza.

Nonostante ciò, è uno dei suoi migliori film, e senza dubbio tra i più accessibili.


Il motivo per cui Beat-Takeshi non è presente in questo film è perche lo ha realizzato durante la sua convalescenza dopo l’incidente in moto del 1994 dove ha quasi perso la vita.
C’è chi pensava che Kitano non avrebbe mai più potuto dirigere o recitare dopo l’incidente.
Ma è tornato dalla morte e ci ha raccontato il senso della vita.


Leggendo la sua biografia e guardando i suoi film in ordine cronologico, si ha la sensazione di assistere alla sua vita. Si può vedere come Kitano rappresenta la vita e la morte dalla sua esperienza reale.

In Kids Return, non si tratta di come morire per fuggire, ma di come vivere per affrontare questo mondo brutale.

Ricordate il periodo in cui ha realizzato questo film? I giapponesi non avevano ancora riconosciuto il suo talento come regista/scrittore e lui ha dovuto sopportare molte critiche che lo hanno portato quasi all'autodistruzione.

Ma lui non ha mai perso la fiducia in se stesso.

Il film è diretto da una mano sicura e competente: le inquadrature, pur rimanendo facilmente riconoscibili in pieno stile Kitano (se avete visto piu film, sapete benissimo di cosa sto parlando), sono composte con occhio poetico, fondendosi con l’ambiente per conferirgli la perfetta atmosfera.
Il montaggio è fluido, da maestro, aiutato come sempre dalla brillante musica di Joe Hisaishi, ancora una volta un vero e proprio piacere.

Hisaishi conosceva già davvero il suo mestiere.

La colonna sonora di Kids Return è composta come complemento perfetto al tono del film. Aspettatevi un mix di melodie malinconiche che catturano le lotte interiori dei personaggi e il desiderio di qualcosa di più, insieme a brani jazz piu “alllegri“ che riflettono i loro fugaci momenti di gioia e ribellione.
È una colonna sonora che continua a lungo dopo lo scorrimento dei titoli di coda, aggiungendo un altro strato di profondità al viaggio emotivo del film.


In Kids Return si sente che Kitano volesse ricominciare da capo, lasciandosi alle spalle tutte le critiche e il desiderio di essere riconosciuto dalla sua gente.
Non importa quanto le cose vadano male, la vita inizia solo quando ti senti pronto.

Nella vita non ci sono veri vincitori o perdenti, le scelte vengono fatte e spesso falliamo.
Non è mai troppo tardi per iniziare una nuova vita, mai.


Se avete visto altri film di Kitano e vi siete persi questo, sicuramente vi piacerà.
Sa cosa vuole dire e come vuole dirlo.

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